La cultivar “Sorbo melo“, detto Sorbus domestica malifera e suorve in Molise, è originario del mediterraneo.
In Molise si trova spontaneo dalle prime colline dell’Adriatico e dalla valle di Venafro fino alle pendici montane (Tanno, 2014).
Era usanza diffusa in molte popolazioni molisane raccogliere le sorbe anzitempo, prima che ammezzivano, per spaccarle a metà e seccarle sui graticci. Le varie porzioni s’infilzavano ad un filo formando così rosari o serti che si appendevano in soffitta o in altri locali ventilati per consumarli nelle sere d’inverno vicino al fuoco a bagno nel vino o nel liquore. Ad oggi, sempre più raro, si riscontra isolato ai margini dei boschi o di qualche campo incolto o lungo le strade.
Quello che chiamiamo frutto (pomo) nella realtà è un falso frutto, perché non si tratta di una trasformazione del solo ovario (come avviene nei frutti veri) ma anche di altre parti del fiore saldate assieme (ricettacolo, altre parti).
La peculiarità che li contraddistingue da ogni altro pomo è la presenza di peluria sui frutti e sulle foglie.