Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca
Famiglia: Fabaceae
Genere: Lathyrus
Specie: Lathyrus sativus L.
Diffusione e mercato: La cicerchia è una leguminose da granella originaria del bacino del Mediterraneo, di antichissima coltura, ma limitata a causa delle caratteristiche organolettiche ed alimentari dei suoi semi, che producono una sindrome neurotossica (latirismo), con convulsioni e paralisi, se consumata in grande quantità dagli uomini o dagli animali. Il consumo di questa leguminosa in Italia è limitata ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino. Le Regioni Lazio, Marche, Molise, Puglia ed Umbria hanno ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per le cicerchie prodotte in varie zone delle regioni stesse, il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano.
Caratteri botanici e biologici: La cicerchia è una pianta annuale, ramificata, a portamento semiprostrato, con steli sottili e glabri, caratteristicamente alati; le foglie sono alterne, costituite da un picciolo alato portante un paio di foglioline ellittiche, oblunghe e un cirro semplice o ramificato, molto lungo; i fiori sono singoli e dopo la fecondazione, che è autogama, formano un baccello compresso contenente da 2 a 5 semi; i semi sono schiacciati, piuttosto angolosi, di colore bianco giallognolo, grigi o marrone e di dimensioni variabili (da 4-7 fino a 15 mm di diametro). Presenta fioritura e maturazione scalari. La radice presenta dei tubercoli (carattere tipico delle leguminose). I tubercoli radicali sono il frutto dell’azione di batteri simbiotici azotofissatori del genere Rhizobium naturalmente presenti nel terreno.
Esigenze pedo-climatiche: La cicerchia è pianta microterma che ha esigenze termiche intermedie tra quelle della lenticchia e quelle del cece. Specie molto rustica e molto resistente al freddo e al secco. Si adatta ai terreni anche molto poveri e ciottolosi, purché non soggetti a ristagni idrici.
Principali avversità: La cicerchia può essere danneggiata dai venti caldi e dall'eccessivo calore, ai quali va spesso attribuito lo striminzimento dei semi. Nocivi alla coltura risultano poi anche i tonchi e alcuni afidi come Siphonophora viciae e Uromyces fabae.
Tecnica colturale: La lavorazione del terreno deve essere profonda e si effettua a fine estate con ripasso autunnale per le semine autunnali o in inverno nel caso di semine primaverili. La semina si effettua a spaglio o a file, in considerazione dell’utilizzo. La semina su file si effettua a righe distanti 30-40 cm con distanza sulla fila di 30 cm ed una profondità di 2-3 cm. Il ciclo colturale della cicerchia è breve ed ha una durata di circa 120 giorni nelle semine primaverili, che possono raggiungere i 180 giorni se la semina viene fatta in autunno. La cicerchia ha bisogno di poche cure colturali e di solito viene fatta in asciutta, cioè senza irrigazione. L'acqua è necessaria soltanto nella fase di germinazione e primo accrescimento delle piantine, che coincide con le piogge primaverili. È consigliabile una sarchiatura prima della fioritura. Come tutte le leguminose, anche la cicerchia costituisce una buona precessione colturale delle specie sfruttanti e dei frumenti in particolare. La concimazione della cicerchia di Guardialfiera deve essere mirata soprattutto a non far mancare alla coltura il fosforo (e il potassio se carente); per l’azoto la nodulazione, se regolare come quasi sempre accade, assicura il soddisfacimento del fabbisogno. Poiché il prelevamento di fosforo è molto limitato, anche la relativa concimazione può essere limitata a 40-60 Kg/ha di P2O5. In terreni estremamente magri o poco favorevoli all’azotofissazione, una concimazione azotata con 20-30 Kg/ha di azoto può risultare vantaggiosa. Le concimazioni vanno effettuate in presemina. Il diserbo della cicerchia spesso non è effettuato. In caso di elevata presenza di specie infestanti può essere fatto con successo in pre- o post-emergenza.
Raccolta, caratteristiche agronomiche, resa e utilizzazione: La cicerchia di Guardialfiera si raccoglie in luglio e la produzione in granella è pari a circa 0,85 t/ha. La raccolta viene fatta con falciatrice se il terreno è ben livellato. Dopo la falciatura, che nei piccoli appezzamenti può essere fatta a mano, si procede all'essiccazione e quindi alla battitura delle piante per estrarre la granella. I semi sono schiacciati, piuttosto angolosi, di colore giallastro, di piccole dimensioni (8 mm di diametro). Il peso medio di una pianta è circa di 70 g. Il contenuto in proteine è pari a circa 31,0% sulla sostanza verde e circa 35,1% sulla sostanza secca (umidità del seme 11,7%). Il peso di 1000 semi è pari a circa 205 g. Vista l’elevata presenza di sostanze azotate la pianta può essere utilizzata anche per ottenere del foraggio per la nutrizione animale. La cicerchia è una vera rarità della cucina tipica ed ha delle buone caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Ottima per le minestre dolci.
Provenienza: Guardialfiera (CB)
Distribuzione sul territorio: Guardialfiera (CB)